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Macchie nere sui denti

Macchie nere sui denti

E’ abbastanza frequente che alcuni genitori riscontrino sui denti dei loro figli la presenza di antiestetiche macchie nere che non vengono via con il normale spazzolamento: si chiamano black stains.

Preoccupati per la difficoltà nel rimuoverle e perché spesso i bambini affetti vengono derisi da altri bambini per la presenza di queste antiestetiche macchie, i genitori si rivolgono al dentista pediatrico pensando siano carie: vogliono quindi essere tranquillizzati e capire come eliminarle.

Cosa sono le black stains?

Le black stains sono delle antiestetiche macchie nere caratterizzate da una linea nera continua o tratteggiata localizzata sulla superficie del dente o nella zona più vicina al margine gengivale. Hanno una prevalenza che varia dal 2,4% al 18%, e colpisce indifferentemente entrambi i sessi senza predilezione.
Si riscontrano comunemente nei bambini ma possono interessare anche gli adulti.

Come si formano?

Le black stains sono causate da particolari batteri presenti all’interno del cavo orale chiamati batteri cromogeni. Questi batteri producono sostanze a base di zolfo come il solfuro di idrogeno, che reagendo con il ferro presente nella saliva o nel liquido gengivale in quantità eccessiva in alcuni bambini, crea il solfuro ferrico, che è la sostanza di cui sono costituite le macchie nere.

Perché alcuni bambini hanno le black stains mentre altri no?

Ci sono diversi fattori responsabili della loro formazione: alcuni bambini hanno una quantità elevata di batteri cromogeni all’interno della flora batterica del loro cavo orale; inoltre in alcuni bambini ci può essere un’eccessiva quantità di ferro nella saliva e nel liquido gengivale che favorisce la replicazione microbica favorendo la formazione di queste pigmentazioni.
Un aumento della quantità di ferro nella saliva si può avere in seguito a sanguinamento gengivale frequente (quando spuntano i dentini, in seguito a danneggiamento della gengiva da spazzolamento troppo vigoroso, per accumulo di placca e tartaro dovuti a scarsa igiene orale, etc..), o a causa di disturbi nell’omeostasi del ferro per infiammazioni frequenti, oppure per l’utilizzo prolungato di integratori vitaminici contenenti ferro durante la gravidanza o la prima infanzia.

Anche l’alimentazione può influire sulla formazione delle black stains?

Si, le abitudini alimentari possono giocare un ruolo importante nell’eziologia delle black stains. Il consumo di verdura, frutta, prodotti lattiero-caseari, uova, tè e salsa di soia promuove lo sviluppo di black stains.
Alcuni studi hanno dimostrato che i bambini che non sono mai stati alimentati con il biberon tendono ad avere una maggiore incidenza di queste macchie.  Altri studi hanno evidenziato che bere l’acqua potabile del rubinetto invece dell’acqua minerale in bottiglia o dell’acqua naturale del pozzo sembra essere associata ad una maggiore prevalenza di black stains in Brasile per esempio. Ci sono pareri discordanti sull’influenza dell’igiene orale: alcuni autori scientifici riferiscono che l’uso di dentifricio al fluoro e collutorio al fluoro favorirebbe l’insorgenza delle macchie, mentre altri autori non trovano correlazione.

Le black stains sono contagiose?

Si è notata una certa familiarità, e alcuni studi hanno confermato che può esserci un passaggio di batteri cromogeni in maniera diretta (tramite effusioni) o indiretta (tramite lo scambio di posate e spazzolino) da un paziente affetto ad un altro non affetto.

E’ vero che i bambini affetti da black stains hanno meno carie?

Studi scientifici hanno dimostrato che i bambini affetti da black stains hanno una prevalenza di carie minore rispetto ai bambini non affetti. Questo avverrebbe perché nel cavo orale dei bambini affetti da black stains il numero di batteri cromogeni è decisamente superiore al numero dei batteri che provocano la carie. Inoltre la saliva dei bambini affetti contiene molto più calcio e fosfati, ha un potere tampone maggiore e un PH più alto rispetto ai bambini non affetti: tutti fattori che notoriamente svolgono un ruolo fondamentale nella protezione dalla carie.

Come si eliminano le black stains?

Purtroppo le black stains sono quasi impossibili da rimuovere con le normali procedure di igiene orale domiciliare, anche utilizzando uno spazzolino elettrico molto efficace. Bisogna quindi rivolgersi al dentista che provvederà a rimuoverle con una pulizia professionale, utilizzando apposite paste da lucidatura e polveri veicolate da getti d’aria e acqua.
Questo trattamento risolve solo temporaneamente i problemi estetici ma non agisce sulle cause della formazione di questi pigmenti.

Come è possibile eliminarle del tutto?

Interessanti le nuove frontiere dei probiotici e dei prebiotici, sotto forma di integratori. La lattoferrina ad esempio sembrerebbe svolgere un ruolo importante per inibire la formazione delle black stains.

Cos’è la lattoferrina?

La lattoferrina è una proteina presente nei pazienti sani: si trova in tutte le secrezioni umane, inclusa la saliva, ed è caratterizzata da una potente attività antimicrobica, antiinfimmatoria e antiossidante. I pazienti sani non hanno ferro libero nella saliva: la lattoferrina infatti riesce a catturare il ferro presente inibendo la moltiplicazione batterica e la formazione di solfuro ferrico che causa appunto le antiestetiche macchie nere. Nei pazienti affetti da black stains invece la lattoferrina è assente o non è più in grado di svolgere la sua funzione: integrarla aiuterebbe ad inibire la formazione di queste macchie.
Si è visto infatti che l’assunzione di compresse orosolubili contenenti lattoferrina 2 volte al giorno lontano dai pasti per diversi mesi inibirebbe la formazione di black stains.
Questo è un fondamentale passo avanti per il trattamento di questa innocua ma antiestetica patologia, che condiziona l’autostima e la vita sociale dei bambini affetti.

Autore

Dott.ssa Tiziana Anedda

DOTT.SSA TIZIANA ANEDDA

Laurea con lode in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università degli Studi di Cagliari, è specializzata in Chirurgia Odontostomatologica presso l'Università degli Studi di Milano. Owner di dentalbaby, portale di informazione scientifica sulla salute orale pediatrica rivolto ai genitori e ai colleghi odontoiatri ed igienisti.

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