
Anestesista e il suo ruolo
Chi è l'anestesista e di cosa si occupa?
L’Anestesista-Rianimatore è una figura medica, specializzata in anestesia e rianimazione, che esercita sia in ambito ospedaliero sia extra-ospedaliero.
Le sue mansioni principali sono:
- indurre e mantenere l’anestesia in pazienti sottoposti a intervento chirurgico o procedura diagnostica
- ripristinare e preservare le funzioni vitali di pazienti affetti da gravi patologie (acute o croniche)
- gestire le fasi post-chirurgiche nei pazienti sottoposti ad interventi ad alto rischio
Che differenza c'è tra un anestesista che tratta gli adulti e un anestesista che tratta i bambini?
L’attuale piano di formazione universitaria non prevede corsi separati. Tutti i medici specialisti in anestesia e rianimazione sono abilitati alla gestione peri-operatoria di pazienti pediatrici.
In che modo un anestesista che tratta i bambini può supportare il dentista pediatrico?
La figura all’interno di una squadra di professionisti, che operano in ambito odontoiatrico, prevede la presenza del medico anestesista in ogni occasione caratterizzata da scarsa collaborazione da parte del giovane paziente.
Il valore aggiunto, garantito dalla nostra presenza, mette in condizioni ottimali l’odontoiatra di esercitare la propria professione dedicandosi esclusivamente alle terapie programmate ottimizzando tempi e sforzi.
Quali bambini hanno bisogno del supporto dell'anestesista per sottoporsi a cure odontoiatriche?
I candidati sono tutti i bambini che, per una serie di motivi, non collaborano durante i trattamenti odontoiatrici.
Entrano di diritto in questo gruppo i piccolissimi e tutti quei bambini che hanno avuto esperienze traumatiche.
Che tipo di sedazione può essere effettuata in un bambino che deve sottoporsi a cure odontoiatriche?
In ambito ospedaliero le cure sono gestite quasi esclusivamente in anestesia generale. L’iter diagnostico-terapeutico prevede una serie di visite ambulatoriali per verificare lo stato di salute dei futuri candidati all’intervento.
In ambito ambulatoriale (strutture private), come precisato dal Ministero, le possibilità sono le seguenti:
- Sedazione con protossido di azoto e ossigeno (mascherina posizionata sul naso del bambino): va precisato che attualmente è l’unica procedura che l’odontoiatra può utilizzare in totale autonomia e prevede la somministrazione per via inalatoria di una miscela composta da ossigeno e protossido di azoto. In questo caso, la normativa ministeriale in vigore non prevede che per tale sedazione sia presente un medico anestesista;
- Sedazione “per OS” (per bocca): la terapia prevede la somministrazione, per bocca, di una miscela di benzodiazepine (farmaci con proprietà sedative, ansiolitiche e miorilassanti) e bevande particolarmente palatabili. Solitamente i farmaci vengono miscelati a paracetamolo sciroppo oppure ibuprofene sciroppo proprio per facilitare l’assunzione da parte dei bambini.
- Sedazione endorettale: prevede la somministrazione di farmaci ipnotici (per esempio diazepam) attraverso un piccolo catetere che viene introdotto in ampolla rettale (tratto terminale dell’intestino). Terminata la procedura, che solitamente dura pochi secondi, si attendono 15 minuti per garantire ai farmaci di produrre il loro effetto.
- Sedazione endovenosa: rappresenta la tecnica più invasiva, perché prevede il posizionamento di un piccolo catetere venoso dal quale verranno somministrati i farmaci ipnotici.
Su che base viene scelto il tipo di sedazione da effettuare?
La scelta è sempre legata alle esigenze del Collega Odontoiatra.
Per cure di breve durata si prediligono tecniche con invasività ridotta.
Nei casi più complessi la tecnica è quella endovenosa.
Da che età un bambino può essere sottoposto a questi tipi di sedazione?
A tale proposito non esiste una direttiva ministeriale. L’esperienza che ho maturato negli anni mi ha permesso di sedare pazienti anche di età inferiore ai 21 mesi
Ci sono controindicazioni?
Ogni caso clinico è meritevole di attenta valutazione preoperatoria. Esistono rare patologie associate ad alcuni farmaci utilizzati in anestesia che devono essere prese in considerazione ogni volta che si esprime il nullaosta all’intervento.
Che consiglio si sente di dare a dei genitori che devono sottoporre il loro bambino a cure odontoiatriche in sedazione?
Attenetevi scrupolosamente alle indicazioni fornite durante la prima visita (per esempio rispettare rigorosamente il digiuno prima della sedazione).
Qualora fosse vostro desiderio conoscere informazioni attraverso internet eviterei di consultare siti non scientifici.
Spesso la rete genera false aspettative e promuove autentiche leggende metropolitane.
Affidatevi esclusivamente a medici anestesisti in possesso di tutti i requisiti essenziali per operare in strutture private.
E’ un vostro diritto verificare che il professionista proposto abbia tutti i requisiti previsti dalla legge italiana (partita IVA, assicurazione, aggiornamento professionale oltre ai titoli che devono tassativamente essere rappresentati dalla laurea in Medicina e Chirurgia e dal conseguimento della specialità in Anestesia e Rianimazione).
Autore
Dott. Andrea Carlo Pizzi
Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi dell’Insubria di Varese nel 2000, è specializzato in Anestesia e Rianimazione nel 2004. Istruttore B.L.S.D. I.R.C. ed esperto in Terapia del Dolore, da anni si occupa di sedo-analgesia collaborando con numerosi professionisti.