
Sedazione endovenosa dal dentista pediatrico
In cosa consiste la sedazione endovenosa?
E’ una tecnica anestesiologica che prevede la somministrazione in vena di farmaci ipnotici in grado di generare una perdita di coscienza.
In quali casi è consigliata?
In tutti quei pazienti che non collaborano e in coloro che dovrebbero recarsi in ambulatorio più volte prima di terminare le cure. Spesso attraverso la sedazione endovenosa l’odontoiatra è in grado, in una sola seduta, di curare anche 12 elementi.
In quali casi è sconsigliata?
Ogni caso clinico è meritevole di attenta valutazione. A tale proposito non esistono regole precise in grado di classificare i pazienti come idonei o non idonei alla procedura. La non idoneità in età pediatrica potrebbe essere associata solo a patologie cardiache congenite o a evidenti malformazioni della cavità orale o delle prime vie respiratorie.
Da che età un bambino può essere sottoposto a sedazione endovenosa?
Qualsiasi età.
Sono necessari dei macchinari particolari?
Devono essere presenti in ambulatorio tutti i farmaci e tutti i presidi previsti dalle linee guida in caso di emergenza.
Si può effettuare in uno studio odontoiatrico?
Certo, a patto che l’ambulatorio abbia tutti i requisiti previsti dalla normativa.
Come viene effettuata?
Innanzitutto va precisato che la tecnica è sempre combinata (sedazione associata ad anestesia locale).
I pazienti vengono sempre premedicati per bocca con benzodiazepine e paracetamolo.
Dopo circa 15 minuti dalla premedicazione vengono trasferiti in studio. Per i bambini particolarmente piccoli invitiamo un genitore a coricarsi sulla poltrona del riunito e a prendere in braccio il proprio figlio.
Terminata questa fase un infermiere professionale si occuperà di mantenere fermo il braccio del bambino mentre il medico anestesista posizionerà l’ago cannula.
Terminata questa fase avrà inizio la sedazione con la somministrazione di benzodiazepine in vena.
Prima del trattamento e con il bambino sedato l’odontoiatra provvederà ad eseguire l’anestesia locale nei quadranti anatomici interessati.
Terminate le cure il paziente verrà riportato a coscienza e dimesso solitamente entro 60 minuti.
Che effetti provoca nel bambino?
La maggiore virtù è rappresentata dalla amnesia anterograda. Le benzodiazepine infatti, sono in grado di cancellare la memoria. Gli eventi che precedono l’inizio delle cure, compreso il fastidioso ago nel braccio verranno cancellati per sempre dalla memoria del bambino. Gli effetti sono quelli compatibili con un sonno piacevole, ristoratore e profondo.
Quanto dura l'effetto della sedazione endovenosa?
Dipende dal farmaco. Per esperienza prediligo farmaci a breve durata proprio per evitare risvegli prolungati.
Va precisato che questi farmaci, in caso di necessità, possono essere antagonizzati in pochi secondi. Il loro effetto può essere annullato garantendo una immediata ripresa della coscienza.
Il bambino che deve sottoporsi ad una sedazione endovenosa deve fare una preparazione preventiva?
Nessun farmaco autogestito. L’unica raccomandazione riguarda il rispetto del digiuno.
Quali effetti collaterali può comportare?
Alcuni bambini potrebbero risultare particolarmente eccitati, altri rallentati per alcune ore.
A volte si manifesta un aumento della temperatura corporea (mai oltre i 38°) altre volte il postchirurgico potrebbe essere accompagnato da nausea con episodi di vomito.
Questo tipo di sedazione può essere effettuata solo da un anestesista o anche dal dentista che deve eseguire le cure?
Solo da medici specialisti in anestesia e rianimazione. La legge italiana non prevede alternative.
Se il bambino necessita di più sedute odontoiatriche c'è qualche rischio nel fare più sedazioni endovenose? A che distanza di tempo consiglia di effettuarle?
Nessun problema. Non esistono pubblicazioni scientifiche che hanno dimostrato un aumentato rischio anestesiologico nel caso di plurime sedazioni. Il paziente potrebbe essere nuovamente sottoposto a sedazione anche a distanza di poche ore.
Una volta terminato questo tipo di sedazione il bambino può tornare alle sue normali attività?
No, potrà riprendere le attività di routine solo il giorno successivo all’intervento.
Riposo assoluto anche il giorno successivo in caso di febbre o prostrazione.
Cosa consiglia ai genitori di un bambino che deve essere sottoposto a sedazione endovenosa per cure odontoiatriche?
Di rivolgersi a centri specializzati, di valutare con calma tutte le possibili alternative e di non vivere con eccessivo stress l’eventuale intervento. I bambini sono spugne. Assorbono anche le vostre paure.
Autore
Dott. Andrea Carlo Pizzi
Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi dell’Insubria di Varese nel 2000, è specializzato in Anestesia e Rianimazione nel 2004. Istruttore B.L.S.D. I.R.C. ed esperto in Terapia del Dolore, da anni si occupa di sedo-analgesia collaborando con numerosi professionisti.