Fratture nei denti dei bambini

I traumi dentali

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Cosa sono i traumi dentali?

I traumi dentali sono eventi accidentali che possono interessare sia i tessuti duri che i tessuti molli del distretto oro-maxillo-facciale (denti, ossa, labbra e mucose). Gli elementi più colpiti sono gli incisivi centrali soprattutto i superiori a causa della loro fisiologica sporgenza.

Sono frequenti?

Le Linee Guida del Ministero della Salute riportano una incidenza annuale di circa il 4,5% con una prevalenza maggiore nei bambini in età prescolare (che varia dal 6,1% al 62,1%) e scolare (5,3%-21%). Soltanto ¼ dei casi avviene a carico di individui adulti.

Dove avvengono?

I traumi dentali possono avvenire in ambiente domestico, scolastico e durante il tempo libero. Spesso si verificano anche in luoghi pubblici come in presenza di strade sdrucciolevoli, in presenza di lavori in corso, incidenti stradali etc..
In ambiente domestico i ragazzi fino all’età di 14 anni hanno una maggior incidenza di incorrere a traumi dentali soprattutto in ambienti quali il soggiorno, essendo questo l’ambiente maggiormente dedicato al tempo libero e al gioco.
L’ambiente scolastico è sicuramente un luogo in cui avvengono molti traumi dentali: mordere oggetti di cancelleria, litigi, cadute accidentali durante attività sportive e ricreative etc..
In ambiente sportivo i traumi dentali avvengono maggiormente negli sport da contatto (basket, calcio, pallavolo, rugby etc..) ma non sono infrequenti anche in sport senza contatto (nuoto, danza, equitazione etc..).

Quali sono le cause?

La difficoltà a camminare tipica dei bambini della prima infanzia che muovono i primi passi può sicuramente incidere aumentando la possibilità di incidenti e traumi dentali, ma anche nei bambini diversamente abili temporaneamente e permanentemente.
L’obesità e l’essere in sovrappeso in ogni fascia di età aumenta l’incidenza di caduta e urtare oggetti che possono poi provocare traumi. Nei bambini e adolescenti incide anche il carattere: individui più vivaci hanno sicuramente una maggiore probabilità di incorrere in traumi.
La letteratura riporta traumi anche in relazione a rapporti con gli animali, soprattutto traumi a livello di labbra e mucose dovuti a graffi e morsicature: in questi casi è fondamentale prevenire anche eventuali infezioni secondarie.
Una condizione anatomica come l’aumento di overjet dentale ossia l’aumento della sporgenza in avanti dei denti centrali superiori può predisporre maggiormente ai traumi: l’overjet aumentato si riscontra in bambini che hanno usato il ciuccio o succhiato il pollice oltre i 2 anni di età.

Distinzione dei vari tipi di traumi dentali

I traumi dentali si classificano a seconda della zona colpita e della tipologia di danno. Si possono presentare fratture (dentali, alveolari, mascellari), lussazioni o avulsioni.
Le fratture alveolari e mascellari sono le più complesse da gestire, e si verificano in seguito a traumi con un’elevata forza di impatto: cadute da altezze elevate, incidenti stradali, etc..
La loro gestione riguarda non solo il dentista ma anche il chirurgo maxillo-facciale.
Le fratture dentali possono essere radicolari se interessano la radice del dente, sono spesso associate a dislocazione del dente o perdita di frammenti dentali e spesso si ha interessamento della polpa del dente con perdita della vitalità del dente stesso.
Si parla di fratture coronali se interessano la corona ossia la parte visibile del dente. Possono essere più o meno gravi a seconda dello strato dentale interessato (si va da semplici incrinature a fratture vere e proprie che possono interessare lo smalto, la dentina ed esporre o meno la polpa dentale).
Le fratture corono-radicolari interessano sia la corona che la radice del dente.
Le lussazioni sono di solito determinate da impatti a velocità ridotta, e provocano uno spostamento del dente dalla sua posizione. Tipica è l’intrusione del dente.
L’avulsione rappresenta invece la fuoriuscita completa del dente dalla sua sede anatomica.

Conseguenze dei traumi dentali

L’entità del trauma e la tipologia condizionano l’esito. Per quanto riguarda i denti permanenti la conseguenza peggiore è la perdita del dente a causa di una frattura non ripristinabile o di una avulsione completa non recuperata in tempi rapidi. Queste condizioni necessitano di importanti riabilitazioni protesiche e/o implantari. Quasi sempre i traumi dentali necessitano di terapie conservative estetiche per il ripristino della normale morfologia ed estetica del dente.
A volte l’elemento interessato diventa grigio, perde la vitalità e si rende necessaria la devitalizzazione se la radice è già completamente formata, altrimenti si esegue un trattamento chiamato apecificazione che porta allo sviluppo completo della radice dentale in denti che a seguito dei traumi non si verificherebbe fisiologicamente. E’ importate sapere che se i traumi dentali interessano i enti da latte, modificano i tempi di permuta fisiologici.

Cosa fare in caso di incidenre e traumi dentali

L’intervento in caso di trauma dentale deve essere tempestivo e specifico, mettendo in sicurezza chi ha subito il trauma.
Si ricercano eventuali frammenti che devono essere recuperati e conservati fin da subito in acqua fisiologica, latte o saliva: questo preserva il normale mantenimento della struttura dentale del frammento rendendo possibile - ma non certo - un ripristino funzionale ed estetico.
Occorre recarsi il prima possibile dal proprio dentista pediatrico di fiducia, che, dopo aver raccolto l’anamnesi in maniera precisa, procederà con la terapia.
Non è da sottovalutare la dinamica del trauma perché può indirizzare il sospetto di eventuali inclusione di frammenti, fratture alle ossa, lussazioni e/o intrusioni dentali, etc..
Non devono essere esclusi eventuali sintomi come nausea, vomito, alterazioni della vista, perdita di coscienza, crisi convulsive, difficoltà del linguaggio, sanguinamenti e otorragie.
Nel caso di traumi sui denti decidui bisogna sempre considerare eventuali danni alle gemme degli elementi permanenti, sia di natura estetica (alterazioni del colore del dente, deformazioni) sia strutturali (aree di iposviluppo dello smalto dentale) che però non possono essere confermati clinicamente né radiologicamente fino alla completa eruzione dell’elemento permanente in questione.

Cosa non fare in caso di traumi dentali

Qualora il trauma avvenga sui denti da latte, la conservazione di eventuali frammenti o dell’intero elemento se avulso interamente non è necessario perché il reimpianto dei denti da latte non è necessario, anzi potrebbe generare l’anchilosi del dente da latte con impossibilità di eruzione del dente permanente. Se il trauma interessa gli elementi permanenti è necessario invece conservare frammenti o l’intero dente prendendolo sempre per la corona all’interno di soluzione fisiologica, latte o saliva e recarsi dal dentista il prima possibile.
Si sconsiglia anche di evitare ogni terapia fai da te e di recarsi il prima possibile dal dentista.

Cosa fa il dentista pediatrico in caso di traumi dentali?

Il dentista pediatrico farà un’accurata raccolta anamnestica anche per escludere ogni sospetto di maltrattamento o negligenza se avvenuto in ambito scolastico o sportivo, oltre che un esame clinico completo e degli esami radiografici e un test di vitalità dell’elemento (se necessari). Sarà poi rilasciato un referto completo firmato dall’odontoiatra che sarà aggiunto ad un eventuale referto di pronto soccorso qualora ci si fosse recati.
Saranno necessari dei controlli inizialmente più serrati e poi più cadenzati fino alla caduta del dente da latte e all’eruzione del dente permanente.
Bisogna sempre tener presente che la priorità è mantenere la salute e l’integrità degli elementi permanenti anche se non ancora erotti, di conseguenza può capitare che in alcune situazioni di traumi a denti da latte si prediliga l’estrazione del dente.

Cosa succede se un bambino ha subito un trauma e il genitore non lo porta dal dentista per un controllo?

Non portare il bambino da un odontoiatra specialista subito dopo un trauma dentale significa compromettere la possibilità di ripristino funzionale, strutturale ed estetico di eventuali danni.
Possono per esempio rimanere non diagnosticate fratture ad ossa mascellari confondendo otorragie ed ecchimosi come semplici conseguenze del trauma. Eventuali traumi a denti da latte non valutati possono incorrere a necrosi e quindi ascessi e infezioni che possono facilmente raggiungere le gemme degli elementi permanenti e provocare danni anche a questi.

Cosa significa che il dente diventa scuro senza una causa apparente?

Il genitore e l’odontoiatra devono sempre confrontare il colore dell’elemento dentale che ha subito il trauma. E’possibile infatti una necrosi successiva dal trauma, che si manifesta con la perdita della lucentezza del dente e l’assunzione di una colorazione tendente al grigio: questa eventualità indica la perdita della vitalità dell’elemento. Se su un dente permanente è necessaria la devitalizzazione, su un dente da latte si valuterà la pulpectomia

I traumi dentali si possono prevenire?

La prevenzione totale relativa ai traumi dentali non è possibile.
Sicuramente è possibile ridurre i fattori predisponenti e ridurne la gravità. Tramite terapie ortodontiche può essere ridotto l’overjet dentale se troppo aumentato (sporgenza dei denti in avanti). In soggetti con problemi nel camminare, sovrappeso, iperattivi o soggetti frequentemente a traumi e cadute (sport di contatto) possono essere fabbricati dei paradenti.

Cosa consiglia ad un genitore il cui bambino ha subito un trauma dentale?

Consiglio di programmare controlli seriali dall’odontoiatra pediatrico per seguire il decorso clinico. Ricordiamo che i traumi sia a livello dei denti decidui che dei denti permanenti possono dare ripercussioni anche a distanza dall’evento del trauma stesso.
Consiglierei inoltre di rivalutare la dinamica del trauma per evitare un ulteriore trauma.

Cosa consiglia ad un insegnante qualora un alunno abbia un trauma dentale A scuola?

La scuola è un ambiente dove spesso avvengono traumi a livello dentale. Consiglio che il personale scolastico docente e non docente venga formato nella gestione dei suddetti traumi e che eventualmente vengano esposti cartelli e/o tabelloni relativi alle manovre da eseguire. In caso di trauma bisogna avvertire tempestivamente i genitori o i tutori legali ed analizzare attentamente la dinamica del trauma. Reperire quante più informazioni possibili può semplificare l’analisi dell’evento in caso di sviluppi giuridici e/o assicurativi.

Autore

Dott. Jacopo Padalino

Dott. Jacopo Padalino

Il Dott. Jacopo Padalino si è laureato con lode in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università Insubria di Varese, tra i primi in Italia si è specializzato con lode in Odontoiatria Pediatrica. Master in Chirurgia Orale – Implantologia, tutor degli studenti presso l’Università Insubria di Varese, svolge la libera professione a Legnano (MI).

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Dott.ssa Tiziana Anedda | Iscrizione all'Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Cagliari | Albo Odontoiatri pos. n° 726 | Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria all'Università degli Studi di Cagliari in data 15/07/2004 | Abilitazione conseguita nella II sessione del 2004 presso l'Università degli Studi di Cagliari | Specializzazione in Chirurgia Odontostomatologica conseguita presso l'Università degli Studi di Milano.
La Dott.ssa Tiziana Anedda dichiara che il messaggio informativo contenuto nel presente sito web è diramato nel rispetto delle linee-guida contenute nelle "Direttive per l'autorizzazione della pubblicità e dell'informazione su siti internet e per l'uso della posta elettronica per motivi clinici". Dichiara, inoltre che il sito web corrisponde alle linee-guida inerenti l'applicazione degli art. 55-56-57 del Codice di Deontologia Medica (pubblicità dell'informazione sanitaria).
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