Pulizia dei denti professionale nei bambini

La pulizia dei denti professionale nei bambini

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A che età è consigliata la prima pulizia dei denti professionale?

Una prima pulizia dei denti professionale può essere generalmente programmata già a partire dai tre/quattro anni di età, qualora ve ne sia la necessità.
Ricordiamo che il primo dente spunta in arcata verso i sei mesi di vita e l’igiene orale domiciliare è consigliata sin dall’eruzione del primo dentino, con spazzolino e dentifricio.
Il completamento eruttivo di tutti i denti da latte termina all’incirca verso i tre anni.
Va comunque segnalato che ci possono essere variazioni nel lasso di tempo eruttivo medio che non devono far preoccupare i genitori.

Quando si rende necessaria la pulizia dei denti dal dentista?

La pulizia dei denti dal dentista nei bambini si rende necessaria per diversi motivi.
Spesso i genitori riferiscono molta difficoltà nel praticare l’igiene orale quotidiana ai loro figli, con conseguente accumulo di macchie e tartaro che -una volta adese alla superficie dei denti- non vanno più via con lo spazzolino manuale o elettrico utilizzato a casa.
In alcuni casi poi i bambini presentano delle macchie nere causate da batteri (le black stains), che richiedono una rimozione professionale, essendo molto resistenti e difficilmente asportabili con lo spazzolino manuale o elettrico.
Inoltre una seduta di approccio si rende spesso necessaria nei bambini piccoli o non collaboranti che devono intraprendere cure più complesse, come le otturazioni o le devitalizzazioni dei denti da latte.
Se il piccolo paziente che non ha mai fatto nessuna cura dal dentista, iniziasse con dei trattamenti complessi e invasivi, sarebbe molto difficile ottenere una buona collaborazione anzi nella maggior parte dei casi si rischia di incutere timore al bambino che assocerebbe la figura del dentista al dolore e alla paura.
Meglio quindi iniziare con una pulizia dei denti che abitui il piccolo paziente a stare in una posizione supina, a tenere la bocca aperta, ad abituarsi ai rumori dell’aspiratore e dell’ablatore, ad avere l’acqua in bocca…così che sia già preparato per le sedute successive.
Ricordiamo inoltre che i dentisti amici di dentalbaby prima della pulizia dei denti eseguono le istruzioni di igiene, insegnando al bambino e al genitore a lavare i denti in autonomia.

Ablazione, detartrasi, igiene professionale, pulizia del tartaro… Che differenza c’è?

Nessuna, i quattro termini in questione sono sinonimi. Non vanno però confuse con uno spazzolamento clinico, che è un procedimento nel quale si rimuove unicamente la placca depositata sulla superficie dentale, in assenza di tartaro, tramite uno spazzolino specifico montato su uno strumento professionale apposito che assomiglia ad uno spazzolino elettrico.

Qual è la differenza tra placca e tartaro?

La placca è una fine patina di residui di cibo, batteri e cellule morte che si accumula sulle superfici dentali, sia nei bambini che negli adulti. In caso di una non perfetta igiene orale domiciliare, e soprattutto grazie anche all’azione della saliva, la placca si può trasformare in depositi duri dal colore giallognolo, comunemente chiamati tartaro. La placca può essere rimossa tramite lo spazzolamento mentre il tartaro richiede l’intervento di un professionista dentale che per rimuoverli utilizzerà degli strumenti ad ultrasuoni o manuali.

Il tartaro e la placca si formano anche sui denti da latte?

Purtroppo si, sia i denti da latte che i denti definitivi sono soggetti alla formazione di tartaro. Per questo motivo, può essere necessario prescrivere a un paziente pediatrico una seduta professionale di detartrasi.

Gli strumenti utilizzati per la pulizia dentale possono danneggiare i denti da latte?

Assolutamente no! Per la pulizia dentale vengono utilizzati degli strumenti a ultrasuoni chiamati ablatori che, tramite la vibrazione e un’abbondante fuoriuscita di acqua, rimuovono i depositi duri del tartaro senza andare a danneggiare lo smalto dei denti da latte e/o adulti. I professionisti sanno bene come utilizzare questi strumenti senza recare alcun danno allo smalto dei denti.

Con quale frequenza è consigliata fare una detartrasi?

Generalmente è consigliata una seduta professionale di detartrasi ogni 6 mesi, che coincide anche con il controllo clinico periodico.  Per chi è soggetto a una formazione più celere di tartaro o porta apparecchi che facilitano la ritenzione di placca, è consigliabile allora un richiamo più ravvicinato nel tempo.

È necessario effettuare un’ablazione del tartaro se poi tanto i denti da latte cadono spontaneamente?

Gli effetti terapeutici della pulizia dentale si riflettono sia sulla salute dei denti che su quella gengivale. Il tartaro, infatti, indipendentemente che si tratti di un bambino o un adulto, crea un’infiammazione sulle gengive e ciò si può manifestare con dolori orali diffusi e sanguinamento gengivale spontaneo o allo spazzolamento.
Dunque, mantenere la bocca in condizioni di salute, può evitare lo sviluppo di problematiche che portano anche alla perdita prematura di denti da latte.
Come visto anche nei precedenti articoli pubblicati su questa piattaforma, perdere prematuramente un dente da latte può pregiudicare il processo eruttivo di quelli definitivi.

Effettuare una pulizia dentale può prevenire le carie?

La pulizia può prevenire le carie in modo indiretto, ovvero sia, andando a eliminare tutti quei fattori che possono incidere nella formazione di una lesione cariosa. Inoltre, durante la pulizia, il professionista sanitario può scovare piccole carie in formazione fino a quel momento rimaste nascoste.

Mio figlio/a porta l’espansore del palato, può effettuare lo stesso la pulizia?

La presenza di apparecchi ortodontici sia fissi che mobili non limita in nessun modo la realizzazione di una pulizia dentale. Al contrario, proprio nei pazienti in cura con apparecchi dentali, sono consigliate frequentemente sedute professionali di igiene data sia la maggior difficoltà nella manutenzione domiciliare sia l’azione ritentiva che questi esercitano.

Che differenza c’è tra la pulizia dei denti e l’applicazione clinica del fluoro?

Entrambe hanno una finalità preventiva. La pulizia rimuove sia la placca che il tartaro mentre la fluoroprofilassi è un procedimento che consiste nell’applicare in studio sui denti decidui o definitivi uno strato di fluoro durante 4/5 minuti, in modo tale da creare una remineralizzazione dello smalto e uno scudo contro la formazione di lesione cariose.

Il Bicarbonato si utilizza nei bambini? Non è troppo aggressivo?

La pulizia del tartaro si accompagna, oltre agli strumenti a ultrasuoni, di specifiche polveri che aiutano a rimuovere macchie e pigmentazioni presenti sui denti.
Mentre negli adulti viene utilizzato il bicarbonato con questa finalità, nei denti dei bambini viene consigliata l’applicazione della polvere di glicina, che è meno aggressiva sullo smalto ma allo stesso tempo efficace.

La pulizia dei denti nei più piccolini può far cadere le otturazioni già effettuate in precedenza? A me, da adulto/a, è successo una volta che durante la pulizia venisse via un’otturazione!

La pulizia dentale non può creare un danno a un’otturazione pre-esistente. Le otturazioni, se fatte seguendo i protocolli clinici prestabiliti, non risentono del passaggio dello strumento a ultrasuoni utilizzato durante l’ablazione.
Negli adulti, a causa di abrasioni o carie, si possono effettuare delle otturazioni nelle zone dei “colletti” dei denti, localizzate nella superficie esterna del dente in prossimità della gengiva. Se vertono già in una situazione precaria, cosa che non dovrebbe essere normale, e se danno da tempo segni di cedimento, possono staccarsi al passaggio dello strumento professionale in clinica così come anche a casa quando ci si passa lo spazzolino.

Mio figlio/a porta un apparecchio acustico, può interferire durante la pulizia?

Come tutti sappiamo, la pulizia professionale, per quanto necessaria e fondamentale per la nostra salute orale, prescinde dall’uso di strumenti che dal punto di vista del suono possono ricordare quello del gessetto sulla lavagna. Tutto ciò può essere superato tramite l’uso di musica o radio che distrae dal rumore di fondo.
Gli strumenti, comunque, non interferiscono nel funzionamento degli apparecchi acustici ma, nonostante tutto, vanno sempre seguite le eventuali indicazioni del medico curante.

L’ablazione del tartaro è un procedimento doloroso nei bambini? Richiede l’applicazione di anestesia? Io soffro molto di sensibilità e spesso richiedo al mio/a dentista l’anestesia per poter fare la pulizia dei denti.

L’ablazione è un trattamento indolore, soprattutto nel caso dei pazienti pediatrici.
Negli adulti, complici la presenza di abrasioni per l’età, fattori esterni come il fumo, mancati controlli annuali e una forte infiammazione gengivale, la pulizia del tartaro può risultare fastidiosa e in casi specifici, su richiesta del paziente, viene effettuata un’anestesia locale previa. Ma, come detto prima, ciò non accade nei bambini, il cui approccio è molto più soft e grazie ai più moderni strumenti è possibile regolare la potenza, la velocità e il flusso d’acqua dell’ablatore.

Autore

Dott. Federico Villani

Dott. Federico Alcide villani

Il Dott. Federico Villani si è laureato con lode in Odontoiatria e Protesi dentaria presso l’Università Europea di Valencia (Spagna) nel 2017. Dopo aver conseguito il Master in Odontoiatria Ospedaliera presso l’ Universitat de Valencia nel 2018, è attualmente iscritto al Master di I livello in “Salute orale nelle comunità svantaggiate e nei paesi a basso reddito” presso l’Università di Torino.
Svolge l’attività di odontoiatra libero professionista presso l’Ospedale San Isidoro di Trescore Balneario, l’Istituto Stomatologico di Milano e cliniche private. Si occupa prevalentemente di pedodonzia. E’ autore di articoli scientifici su riviste nazionali e internazionali.

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Dott.ssa Tiziana Anedda | Iscrizione all'Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Cagliari | Albo Odontoiatri pos. n° 726 | Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria all'Università degli Studi di Cagliari in data 15/07/2004 | Abilitazione conseguita nella II sessione del 2004 presso l'Università degli Studi di Cagliari | Specializzazione in Chirurgia Odontostomatologica conseguita presso l'Università degli Studi di Milano.
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