Espansore del palato

Mio figlio ha il palato stretto!

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Sempre più bambini giungono all’osservazione del dentista pediatrico con problemi di palato stretto, e in tanti casi bisogna ricorrere all’apparecchio.
Ma cosa significa avere il palato stretto e quale apparecchio occorre mettere?

Come un genitore può accorgersi che il proprio bambino ha il palato stretto?

Per accorgersi che il proprio figlio ha il palato stretto ci sono dei semplici segnali che dobbiamo osservare nella bocca dei nostri figli: severo affollamento dentale, difficoltà nell’eruzione dei denti permanenti e guardando la bocca con i denti a contatto osservare se si realizza un morso inverso, cioè se i denti dell’arcata superiore occludono internamente rispetto a quelli dell’arcata inferiore.

Che conseguenze comporta avere il palato stretto?

Le conseguenze principali consistono in una scorretta occlusione. In particolare la mandibola può subire una latero-deviazione. In più un palato stretto può favorire l’instaurarsi di abitudini viziate come l’interposizione della lingua tra i denti durante la deglutizione, che possono peggiorare la malocclusione.

Quanti bambini soffrono di palato stretto?

Il palato stretto è piuttosto frequente nei bambini e può creare affollamento dentale e problemi alla mandibola, oltre che difficoltà nel linguaggio.

Come si può correggere?

L’ortodontista può intervenire in vari modi, ma la terapia sarà tanto più efficace quanto prima il problema viene affrontato: il momento giusto per la prima visita è a 3-4 anni in modo che si possa intervenire sulle cause che determinano la malocclusione, semplicemente cercando di interromperle.

Cosa è un espansore rapido del palato?

La letteratura scientifica sull’applicazione delle viti per la disgiunzione rapida del palato è molto vasta: i primi tentativi e risultati risalgono al 1860. L’espansore rapido del palato è un’apparecchiatura fissa che viene posizionata prevalentemente sui molari da latte attraverso delle bande ortodontiche (piccoli anelli metallici), occupa la parte più alta del palato e al centro viene posizionata una piccola vite che il genitore deve girare giornalmente secondo le istruzioni del proprio ortodontista.

Perché l’ortodontista decide di mettere un espansore del palato?

Il clinico decide di posizionare l’espansore per correggere le malocclusioni che riguardano la dimensione trasversale della bocca, quindi quando la parte superiore non è sufficientemente larga rispetto alla parte inferiore della bocca. Gli effetti di questa apparecchiatura sono principalmente ossei e quindi l’approccio è per lo più ortopedico.

Quali sono le indicazioni e le controindicazioni di questo trattamento?

Le principali indicazioni al trattamento con espansore rapido del palato sono:

  • mancanza di spazio per la dentatura definitiva
  • palato stretto
  • morso inverso laterale
  • mascellare superiore poco sviluppato.

L’espansore è controindicato nei pazienti adulti dove le suture craniche sono già saldate e la terapia espansiva non sarebbe efficace.

Qual è l’età giusta per metterlo?

L’espansore permette l’allargamento del palato proprio perché quest’osso è formato da due emiparti, una a destra e una a sinistra, che nella parte mediana si saldano attraverso una sutura (come avviene per le suture craniche del neonato), questa resta cartilaginea fino al completo sviluppo puberale (circa 12 anni per le femmine, 14 anni per i maschi), dopo di che si salda formando un osso unico. E’ per questo che la terapia con l’espansore può essere efficace solo in età evolutiva. E’ l’ortodontista che attraverso lo studio del bambino è in grado di definire il periodo di crescita e se è possibile applicarlo.

Come è fatto un espansore e come funziona?

L’espansore viene applicato sull’osso mascellare superiore, in particolare attraverso due bande posizionate su due elementi dentali, uno a destra e uno a sinistra; al centro si trova la vite di espansione che una volta girata produce l’allontanamento delle due emiparti con conseguente espansione del palato. Una volta applicato l’apparecchio, va mantenuto in arcata per almeno 6 mesi dopo la fine dell’attivazione, tempo necessario per stabilizzare i risultati ottenuti.

Se si utilizza l’espansore del palato, occorre mettere un apparecchio anche nell’arcata inferiore?

L’espansore è un apparecchio che ha come obiettivo quello di espandere l’arcata superiore, sulla base delle caratteristiche specifiche di ogni paziente il medico prevede il tipo di trattamento indicato per correggere la malocclusione.

Quali sono le attenzioni che un bambino deve avere se porta l’espansore del palato?

I bambini che portano l’espansore devono evitare che le bande ortodontiche (anellini attorno ai denti) e gli altri componenti dell’apparecchio non si rompano o si distacchino. Pertanto si deve evitare di consumare cibi duri interi, ad esempio le carote crude vanno mangiate grattuggiate.

E’ doloroso o rende difficoltose le normali attività del bambino come parlare, deglutire, masticare?

Questo apparecchio è posizionato nella parte superiore della bocca, sul palato. Pertanto appena viene posizionato stravolge le normali funzioni di deglutizione e fonazione. Nelle ore successive all’applicazione dell’espansore i bambini si iniziano ad abituare e naturalmente si adattano alla nuova situazione orale. Per quanto riguarda la masticazione, il problema principale consiste nell’abituarsi a deglutire cibi solidi.

C’è qualche cibo o bevanda che un bambino deve fare attenzione ad assumere se porta l’espansore del palato?

Chi indossa l’espansore deve evitare il consumo di cibi cariogeni (carboidrati semplici e complessi) perché essendo più difficili le manovre di igiene orale il paziente ha più rischio di sviluppare carie.
Per quanto riguarda la consistenza degli alimenti, è meglio evitare cibi troppo duri che potrebbero deformare o danneggiare l’apparecchio. Inoltre è sconsigliato consumare cibi con una consistenza filamentosa (es: grasso del prosciutto, spaghetti, spinaci etc..) perché potrebbero restare sospesi tra il palato e l’espansore non consentendo al paziente di deglutire bene il boccone e rendendo difficoltosa la successiva pulizia dell’apparecchio.

Come si pulisce l’espansore del palato?

L’espansore del palato va pulito in tutte le sue parti con lo spazzolino da denti. In più bisogna prestare particolare attenzione alla zona limitrofa alle bande (gli anellini metallici attorno ai denti): per pulire queste zone si devono utilizzare degli scovolini monouso che riescono a raggiungere i punti più difficili come ad esempio tra espansore e palato. In aggiunta al dentifricio consiglio di utilizzare un collutorio con fluoro due volte al giorno facendo uno sciacquo di un minuto dopo essersi lavati i denti.

Dopo aver tolto l’espansore, bisogna mettere un altro apparecchio?

Non è sempre detto che dopo l’espansore si debba passare ad una nuova terapia. Con l’espansore si crea la condizione ideale per avere lo spazio sufficiente così che i denti permanenti si posizionino correttamente in arcata. Una volta erotti correttamente, intorno ai 12-13 anni, bisognerà valutare se sono ben allineati oppure meno. Questo dipende dalle caratteristiche intrinseche del paziente e quindi l’ortodontista valuterà se necessaria o meno un’altra terapia.

Autore

Dott.ssa Valeria Viganò

Dott.ssa Valeria Viganò

La Dott.ssa Valeria Viganò si è laureata a pieni voti in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università degli Studi Milano nel 2010 e si è specializzata con lode in Ortognatodonzia nel 2014. Ha conseguito vari Master, e attualmente riveste il ruolo di Professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia all’Università degli Studi di Milano.

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Dott.ssa Tiziana Anedda | Iscrizione all'Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Cagliari | Albo Odontoiatri pos. n° 726 | Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria all'Università degli Studi di Cagliari in data 15/07/2004 | Abilitazione conseguita nella II sessione del 2004 presso l'Università degli Studi di Cagliari | Specializzazione in Chirurgia Odontostomatologica conseguita presso l'Università degli Studi di Milano.
La Dott.ssa Tiziana Anedda dichiara che il messaggio informativo contenuto nel presente sito web è diramato nel rispetto delle linee-guida contenute nelle "Direttive per l'autorizzazione della pubblicità e dell'informazione su siti internet e per l'uso della posta elettronica per motivi clinici". Dichiara, inoltre che il sito web corrisponde alle linee-guida inerenti l'applicazione degli art. 55-56-57 del Codice di Deontologia Medica (pubblicità dell'informazione sanitaria).
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